La nuova 46/90: la fine del fai-da-te

giba2.jpgSpesso e volentieri, durante la manutenzione, il tecnico richiederà di poter visionare la dichiarazione di conformità dell'impianto al fine di poterlo segnalare sull'allegato G (o F se superiore ai 35 kW). Cos'è questa "dichiarazione di conformità"? È il documento che l'idraulico, dal 1990, è obbligato a consegnare al committente al fine di attestare la corretta esecuzione dei lavori e per sancire la presa in carico di responsabilità su quanto eseguito per 10 anni.

Dal 1990 ad ora questo documento spesso non è stato rilasciato (per vari motivi) oppure, molto più comunemente, è stato smarrito durante un passaggio di proprietà. I documenti della caldaia di solito non vengono ritenuti così importanti da dover essere correttamente trasmessi.

Il DM 37/08 (conosciuto come "la nuova 46/90") è entrato in vigore lo scorso 27/03/2008 e molti sono ancora ignari dell'importanza fondamentale di questo nuovo Decreto Ministeriale. Questo decreto inserisce nuovi e pesanti dettami in materia di sicurezza sugli impianti rafforzando principalmente i requisiti professionali necessari, l'importanza di un'esecuzione dichiarabile conforme agli standard di sicurezza di legge e l'opportunità di attestare il funzionamento a norma di tutti gli impianti antecedenti al 1990 per cui non era prevista alcuna dichiarazione da parte dell'installatore.

Esponiamo allora alcune delle novità eclatanti di questa nuova normativa:

  1. Dichiarazione di conformità: da sempre importante ora lo è anche di più. Nelle compravendite immobiliari, infatti, il venditore è obbligato a portare, in sede di stipula davanti al notaio, tutte le dichiarazioni di conformità relative agli impianti dell'immobile oggetto della compravendita. Qualora non fossero disponibili e il venditore non intendesse pagare per ottenerle, la compravendita potrà esser eseguita esplicitando che venditore e compratore sono coscienti che gli impianti dovranno esser messi a norma (e quindi il venditore dovrà comunque abbassare il prezzo dell'immobile). Se, invece, ci si volesse metter a norma bisogna ricorrere ad un professionista termotecnico abilitato che, effettuate le operazioni di accertamento, rilascerà la Dichiarazione di Rispondenza, che attesta che l'impianto è costruito conformemente alle norme in vigore all'atto della realizzazione;
  2. Passano a 7 gli anni per ottenere i titoli per diventare installatore se alle dirette dipendenze di un'azienda in possesso dei requisiti (prima erano 3). 3 sono gli anni di esperienza in progettazione, necessari per i progettisti una volta conseguita la qualifica. L'esperienza deve essere comprovata da progetti depositati. Qui sorge il dubbio: le aziende che si troveranno senza requisiti come faranno? che validità hanno le dichiarazioni di conformità rilasciate durante il periodo di attività? Le note esplicative dovranno risolvere anche queste neo-incongruenze;
  3. Aumento a 50kW della soglia per la progettazione obbligatoria: il vecchio limite che rendeva obbligatoria la progettazione per la realizzazione dell'impianto termico era di 35kW.
  4. Obbligo di manutenzione ordinaria: viene rimarcata la necessità della manutenzione ordinaria prescritta dal costruttore/installatore da farsi effettuare da personale tecnico con preparazione specifica e in possesso dei requisiti di idoneità. Questa presa di posizione da parte del legislatore non può che farci piacere, visto che finalmente viene riconosciuta l'assoluta necessità di far controllare il corretto funzionamento della caldaia.

Sebbene sia encomiabile lo sforzo di unificare tante norme che riguardano sicurezza impianti che prima erano suddivise in tante norme, leggi e decreti, rimane la perplessità riguardo ai vuoti che l'abrogazione coatta ha lasciato.

Speriamo vivamente che nel prossimo futuro, lo Stato tracci delle linee guida ben precise e che lo spirito della ricerca di sicurezza ed efficienza non venga mai meno. 

LA "OPERAZIONE CALDAIA SICURA CONFARTIGIANATO"

logo_new

Confartigianato Imprese Taranto e le maggiori Associazioni dei consumatori territorialmente accreditate hanno inteso istituire l'Operazione Caldaia Sicura per  perseguire le seguenti finalità:

- rendere più efficace ed efficiente l'esercizio e la manutenzione degli impianti di riscaldamento e i controlli relativi, come previsto dalla normativa vigente;

- agevolare il cittadino responsabile dell’impianto termico nell'assolvimento degli obblighi su di esso ricadenti attraverso una opportuna informazione ed assistenza che garantisca maggiori standard di sicurezza, garantendo un sistema di tariffe chiare calmierate e convenienti;

- dare agli operatori del settore, per il tramite della Confartigianato Imprese Taranto  un complesso di regole e garanzie predeterminate.

Confartigianato e le Associazioni dei consumatori hanno inteso quindi  stabilire un rapporto permanente di collaborazione, tra consumatori e imprese di settore, finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  1. il miglioramento delle condizioni di sicurezza nell'esercizio di impianti termici (oggi definiti per legge impianti di climatizzazione); 

  2. la piena applicazione delle leggi sul risparmio energetico;

  3. la qualità e trasparenza nelle prestazioni professionali e nei costi degli interventi; 

  4. l'emarginazione delle attività illegali e dequalificate;

  5. la corretta informazione, la responsabilizzazione e la tutela dei cittadini consumatori nel corretto utilizzo degli impianti di riscaldamento domestici.

La Operazione caldaia Sicura di Confartigianato gode del patrocinio e di un rapporto in convenzione con l’Organo di Controllo territoriale che è la Provincia di Taranto

Il Bollino Verde

 bollino_verde.jpg

Rappresenta l'attestazione di pagamento da allegare al RCEE - Rapporto Controllo Efficienza Energetica che consente al responsabile dell'impianto (cittadino/utente) di aver adempiuto correttamente alle disposizioni contenute nel Regolamento emanato dalla Provincia di Taranto con delibera di C.P. n. 81 del 19/12/07 e successive integrazioni.

Il Bollino Verde può essere utilizzato per gli impianti termici ubicati in TUTTI i comuni della provincia di Taranto.

Chi utilizza il  Bollino Verde non deve più recarsi all'ufficio postale per fare il versamento e la raccomandata per inviare il rapporto tecnico di controllo.Richiedete quindi l'applicare del Bollino Verde.

A tutto il resto ci pensa il Manutentore convenzionato. 

Ti conviene!

Dove siamo

 
Confartigianato Impianti Taranto
Via Cesare Battisti, 135                                                                   
74121 Taranto
telefono e fax 099.336775
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.